Il dott. Federico Faggin terrà una lezione magistrale dal titolo “Dalle Macchine oltre le Macchine” il 31 maggio 2019, ore 9:30 - 13:30, presso Aula Caldora.
Federico Faggin, fisico, inventore e imprenditore italiano, è probabilmente l'italiano più illustre che abbia operato nella Silicon Valley ed è spesso indicato come il "papà" del microprocessore. È stato capo progetto dell’Intel 4004, il primo microprocessore al mondo, e lo sviluppatore della tecnologia MOS, che ha permesso la fabbricazione dei primi microprocessori. Nel 1974 ha fondato la Zilog, con cui ha dato vita al famoso microprocessore Z80, tuttora in produzione. Nel 1986 ha co-fondato la Synaptics, con cui ha sviluppato i primi Touchpad e Touchscreen. Nel 2010 ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione dal presidente Obama, per l’invenzione del microprocessore. Nel 2011 ha fondato una organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della consapevolezza, in particolare la differenza tra intelligenza artificiale e intelligenza umana. Faggin ha recentemente scritto un’autobiografia dal titolo “Silicio”, pubblicata da Mondadori.
Nella sua lezione magistrale, partendo dalle sue esperienze nella progettazione di microprocessori, il dott. Faggin illustrerà l’evoluzione nel tempo delle sue attività di ricerca e sviluppo e presenterà i suoi recenti risultati sulla consapevolezza. Faggin ha infatti individuato nella consapevolezza l’elemento che distingue gli umani dalle macchine e da ogni forma di intelligenza artificiale. La sua è una ricerca trasversale e multidisciplinare, che fa toccare scienza e filosofia, tecnologia e umano. Il suo fine, naturalmente, resta quello di sviluppare una scienza capace di “spiegare anche la realtà interiore”, campo nuovo ed esplorato solo negli ultimi 20 anni.
La lezione di Faggin sarà preceduta da due interventi. Nel primo, il professor Roberto Negrini del Politecnico di Milano discuterà della rivoluzione delle architetture dei computer causata dall’introduzione dei microprocessori. Nel secondo intervento, il professor Antonio Chella, docente dell’Università di Palermo e co-curatore del volume “Artificial Consciousness", illustrerà lo stato dell’arte della consapevolezza in vari ambiti: dalle neuroscienze all'intelligenza artificiale, dalla bioingegneria alla robotica.
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